Con lettera del 8 luglio 1932 (custodita tra i carteggi della
documentazione relativa presso la Biblioteca Comunale), il cav. Elia Favero,
allora conservatore del Museo, ringrazia il presidente della Congregazione
di Carità di Castelfranco per il deposito di questo dipinto presso il Museo
cittadino; precisando che verrà esposto con l'indicazione del benemerito
ente proprietario. Il dipinto viene indicato col titolo di <<Signora che
ricama>>. Su di una vecchia etichetta, con scritte forse autografe
dell'artista, posta sul verso, sul telaio, il titolo risulta: <<Alla
finestra>>, che viene in questa sede scelto a quello di <<Donna al
balcone>> con cui il quadro fu esposto alla mostra itinerante del
1982-83. Lo stato di conservazione del dipinto è buono.
Anche in questo caso il Bordignon ritrae, ed il volto è
sicuramente tratto dal vero, una giovane fanciulla, dall'ammiccante ed
aristocratica espressione in atto di ricamare sulla soglia di un balcone di
un palazzo suntuoso, come pare di capire dalla poca architettura che si
vede, in maniera tale da far si che ne risulti una sorta di scenetta, dal
sapore tipicamente veneto, anzi veneziano, veristico-psicologica e quasi
aneddotica. E' questo un genere caratteristico di tanti altri artisti
coetanei del Bordignon, praticato sovente dal nostro forse più quando
risedeva a Venezia di quando tornò in terraferma, dove i suoi lavori vennero
ad avere connotazioni più spiccatamente rural-popolari. La datazione
dell'opera può essere verosimilmente collocata intorno al 1885 circa. Una
Mezza figura al balcone (Civettuola), spedita alla Permanente di Venezia
nel 1893, viene menzionata in un libretto manoscritto, autografo, conservato
tra gli Autografi in Biblioteca. Nella stessa fonte risulta inoltre
un dipinto, intitolato <<Alla finestra>>, che viene spedito in data
18 aprile 1894 ad una mostra a Torino.
Provenienza:
Congregazione della Carità di Castelfranco Veneto, 1932.
Bibliografia:
Rizzi P., 1982,
pp. 23, 44-45; Stefani O., 1986, p. 126; Rizzi P., 1995, pp. 20, 21 |